L’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha validato le previsioni macroeconomiche tendenziali della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 (NADEF 2023).
Il quadro tendenziale per l’economia italiana si colloca in un intervallo accettabile, sia nel biennio 2023-24 che nel successivo. In particolare, la stima del Governo sulla crescita dell’economia italiana per il 2023 (0,8%), rivista al ribasso di due decimi di punto percentuale rispetto al quadro programmatico del DEF 2023, è sostanzialmente allineata alla mediana delle previsioni del panel UPB (composto da CER, Prometeia, Ref-Ricerche e Oxford Economics, oltre all’Ufficio stesso) e coincide con la previsione dell’UPB.
Il tasso di crescita previsto nello scenario tendenziale della NADEF per il 2024 (1,0%) è appena superiore alla previsione dell’UPB e sostanzialmente intermedio tra il valore mediano e l’estremo superiore del panel UPB. Le stime sono circondate da un’incertezza molto ampia, ascrivibile principalmente a fattori esterni o esogeni; nel complesso il panel dell’UPB rileva la prevalenza di rischi al ribasso. Vi sono le criticità connesse con l’ipotesi alla base delle previsioni che vi sia l’integrale, tempestivo ed efficiente utilizzo dei fondi del PNRR. UPB sottolinea, inoltre, un rischio legato alla persistenza dell’inflazione: le previsioni sui prossimi anni si fondano su attese di una netta flessione dell’inflazione nel 2024, che tuttavia non è certa poiché dipende anche da fattori esogeni, come quelli geo-politici o climatici.