Si è concluso così l’incontro di ieri pomeriggio con il premier Giuseppe Conte che nel cortile di Palazzo Chigi ha ricevuto una delegazione dei sindaci interessati (tra gli altri quelli di Ancona, Teramo, Aamatrice, Narni e Arquata del Tronto), i governatori delle regioni colpite dal sisma (tranne Nicola Zingaretti, che era a Venezia), il commissario straordinario Giovanni Legnini e il presidente Anci Antonio Decaro.
Tra le altre richieste avanzate da Anci, la proroga dello stato di emergenza e la stabilizzazione della struttura commissariale almeno fino a tutto il 2024 e la proroga della procedure semplificate in tema di appalti almeno per cinque anni. I sindaci hanno chiesto anche un regime assunzionale “speciale” e misure di sostegno per il rilancio, anche con un super bonus sisma 110%.
La ricostruzione è stata «finora, purtroppo, lenta e imbrigliata» – si legge nel documento redatto dall’Anci . Settecento tonnellate di macerie ancora da smaltire, soldi per la ricostruzione in gran parte rimasti sulla carta, moltissime pratiche di richiesta di contributo da esaminare, solo 86 interventi pubblici.
Documento ANCI
La ricostruzione è stata «finora, purtroppo, lenta e imbrigliata» – si legge nel documento redatto dall’Anci . Settecento tonnellate di macerie ancora da smaltire, soldi per la ricostruzione in gran parte rimasti sulla carta, moltissime pratiche di richiesta di contributo da esaminare, solo 86 interventi pubblici.
Documento ANCI