Per avere un Garante privacy potenziato, in grado di difenderci meglio dagli abusi del telemarketing o dai pericoli dei social, dovremo aspettare ancora. Il Governo infatti ha fatto saltare la norma che prevedeva il rafforzamento di questa Authority.
La norma sarebbe dovuta entrare nel decreto legge “in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025”, approvato il 15 giugno dal Consiglio dei ministri. C’era ancora nella versione del decreto entrata al Consiglio dei ministri. Le speranze dell’Autorità, di potersi rafforzare, fino all’ultimo momento erano ancora salve. Ma destinate a sfumare a breve. Il testo poi approvato è privo della norma, a quanto risulta.
Si leggeva, nella bozza precedente, che l’obiettivo era rafforzare “la capacità amministrativa e l’efficacia dell’attività del Garante per la protezione dei dati personali”. Per questo motivo dal primo luglio il personale dipendente sarebbe salito a 287 unità, dalle attuali 200. Per una spesa prevista di 10 milioni di euro per il 2024, 11 milioni per il 2025 e di 12 milioni annui a decorrere dall’anno 2026.