Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto il ricorso presentato dai consiglieri comunali che hanno richiesto al Comune l’ostensione di alcuni documenti tra cui i possibili atti di accertamento effettuati dalla Polizia Municipale in ordine a violazioni edilizie, non rilevando il “segreto istruttorio” eccepito dall’ente cui sarebbero tenuti la polizia municipale e l’Ufficio urbanistica.
Il Tribunale dopo aver ricostruito la vicenda richiama la giurisprudenza consolidata sulla natura incondizionata e prevalente del diritto diritto di accesso dei consiglieri comunali rispetto anche all’eventuale diritto alla riservatezza dei terzi coinvolti dalle istanze ostensive, tenuto conto del segreto d’ufficio cui gli stessi sono tenuti e in quanto strettamente funzionale all’esercizio del munus pubblico di consigliere comunale.”