Pubblicato sulla G.U. n. 40 del 16 febbraio 2023 il Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, recante “Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’art. 121 del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77”, in vigore dal 17 febbraio 2023.
Il Decreto aveva ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri durante la Riunione tenutasi a Palazzo Chigi nel pomeriggio del 16 febbraio 2023.
Il testo interviene per modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi a spese per gli interventi in materia di recupero patrimonio edilizio, efficienza energetica e “Superbonus 110%”, misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche.
Oggetto dell’intervento non è il Bonus, bensì la cessione del relativo credito, che ha potenzialità negative sull’incremento del debito pubblico. Dall’entrata in vigore del Decreto, con l’eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso, non sarà più possibile per i soggetti che effettuano tali spese optare per il cosiddetto “sconto in fattura”, né per la cessione del credito d’imposta. Inoltre, non sarà più consentita la prima cessione dei crediti d’imposta relativi a specifiche categorie di spese; resta invece inalterata la possibilità della detrazione degli importi corrispondenti.
Si segnala l’introduzione del divieto per le Pubbliche Amministrazioni di essere cessionarie di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali maturati con tali tipologie di intervento, argomento molto discusso in queste settimane a seguito dell’acquisizione da parte di alcuni Enti Locali e territoriali di crediti da “Superbonus” nei confronti di Istituti di credito, operazione su cui peraltro, anche quando ancora normativamente possibile, su questo pagine erano state manifestato diverse perplessità, sia in merito al rispetto delle norme sulla Tesoreria unica, sia in merito alla convenienza e sostenibilità finanziaria da parte degli Enti cessionari.