La chiusura degli impianti di smaltimento dei rifiuti comunali ha cominciato a produrre effetti negativi a livello ambientale poiché, costringendo i cittadini a ricorrere allo smaltimento a pagamento, induceva l’abbandono sul territorio.
Con una nota esplicativa, il Ministero dell’Ambiente scongiura il blocco dell’accettazione dei rifiuti inerti di origine domestica nei centri di raccolta comunali. Le “isole ecologiche” comunali dovrebbero riaprire i cancelli alle piccole quantità di rifiuti inerti prodotti dai cittadini nell’ambito del “fai da te” per la ristrutturazione domestica (scorie di cemento, mattoni, mattonelle, sanitari in ceramica, rifiuti misti da costruzione e demolizione).
La nota esplicativa riporta che che i rifiuti prodotti, in piccole quantità, nel “fai da te” domestico, possono essere gestiti “alla stregua dei rifiuti urbani …e potranno continuare ad essere conferiti presso i centri di raccolta comunali”.