Circa 10,1 miliardi saranno destinati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, di cui 9 per il piano sanità.
«La debole capacità amministrativa del settore pubblico italiano, così si legge in premessa nella bozza, ha rappresentato un ostacolo al miglioramento dei servizi offerti e agli investimenti pubblici negli ultimi anni. Il PNRR affronta questa rigidità promuovendo un’ambiziosa agenda di riforme per la Pubblica Amministrazione, supportata dalla digitalizzazione dei processi e dei servizi, dal rafforzamento della capacità gestionale e dalla fornitura dell’assistenza tecnica necessaria alle amministrazioni centrali e locali, che sono fondamentali per promuovere un utilizzo rapido ed efficiente delle risorse pubbliche».
Tra le voci più consistenti figurano i 27,7 miliardi per le infrastrutture di mobilità, 40,1 per la transizione energetica e la riqualificazione degli edifici, 35 per la digitalizzazione 4.0, 19,2 miliardi all’istruzione e alla ricerca, 17,1 alla parità di genere, alle politiche del lavoro per i giovani, alla coesione territoriale, al terzo settore.
Bozza PNRR