I Sindaci sono a lavoro per la costruzione del Recovery Plan da presentare al Governo.
L’obiettivo è di portare sul tavolo del Comitato interministeriale per gli Affari europei un pacchetto di proposte in grado di portare le città nella prima fila del programma di rilancio: un ruolo “dovuto” perché dai Comuni passa il 25% degli investimenti pubblici.
I temi riguardano periferie, mobilità, scuola e riforma della Pubblica amministrazione, con la concentrazione su pochi filoni il più possibile comuni, evitando microinterventi chiamati a soddisfare con i fondi europei le esigenze localistiche, e accompagnare il tutto con una serie di proposte di riforma per mettere la Pa locale nelle condizioni di saper spendere davvero le risorse che possono arrivare.
Nasce da questi presupposti il piano «Città-Italia» su cui sta lavorando l’Anci in queste settimane. Il piano in via di definizione, articolato in 10 «azioni di sistema per il rilancio» che i sindaci chiedono di finanziare con il 10% della Recovery and Resilience Facility (poco più di 20 miliardi), parte dalle città metropolitane ma guarda a tutti i Comuni e alle aree interne, interessate anche da altri dossier che viaggiano in parallelo al Recovery come il progetto di rete unica per la banda ultralarga.
I temi riguardano periferie, mobilità, scuola e riforma della Pubblica amministrazione, con la concentrazione su pochi filoni il più possibile comuni, evitando microinterventi chiamati a soddisfare con i fondi europei le esigenze localistiche, e accompagnare il tutto con una serie di proposte di riforma per mettere la Pa locale nelle condizioni di saper spendere davvero le risorse che possono arrivare.
Nasce da questi presupposti il piano «Città-Italia» su cui sta lavorando l’Anci in queste settimane. Il piano in via di definizione, articolato in 10 «azioni di sistema per il rilancio» che i sindaci chiedono di finanziare con il 10% della Recovery and Resilience Facility (poco più di 20 miliardi), parte dalle città metropolitane ma guarda a tutti i Comuni e alle aree interne, interessate anche da altri dossier che viaggiano in parallelo al Recovery come il progetto di rete unica per la banda ultralarga.