Con la proroga dell’emergenza sanitaria per l’epidemia da Covid-19, spostando il termine dal 30 aprile al 31 luglio, verrà posticipato il differimento del regime emergenziale per il lavoro agile.
e. Le deroghe all’accordo individuale e agli obblighi informativi si allungano fino al 31 luglio lasciando alle amministrazioni più tempo per l’adozione degli strumenti regolamentari relativi alla gestione del lavoro agile in modalità ordinaria.
Lo smart working, ricordiamo, va applicato dal datore di lavoro e non è attivato su richiesta del lavoratore.
Ancora incerta la misura con la quale il lavoro agile semplificato andrà applicato.
Per il momento, in base all’articolo 263 del decreto Rilancio, vige la quota del 50% del personale impiegato in attività che possono essere svolte in smart working.