Durante le fasi di transizione e riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, è necessario che ad accompagnare l’evoluzione ci siano figure con competenze e abilità specifiche.
Tra le più rilevanti materie, ad esempio, compaiono il project management, analisi dei processi, digitalizzazione, in grado di accompagnare ogni processo di cambiamento e innovazione.
Il temporary management (TM) è una figura acquisita dall’esterno, che si sta radicando in Europa e nel mondo come uno dei modelli privilegiati per gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione nelle imprese, specie nelle Pmi.
Nel pubblico figure simili sono acquisite nella veste più tradizionale del “consulente”.
Gli enti pubblici per poter finanziare i temporary manager devono presentare un programma che preveda:
– definizione del progetto di sviluppo e miglioramento dell’unione con relative tempistiche, azioni e risultati attesi;
– definizione e sviluppo di un piano formativo del personale finalizzato all’attuazione del progetto;
– analisi e definizione delle esigenze di adeguamento tecnologico dell’unione e dei comuni e avvio dell’implementazione delle misure e delle soluzioni da porre in essere.