Presentato dalla Corte dei conti il rendiconto generale dello Stato 2020.
Tra gli aspetti più rilevanti, è emerso che nel 2020 e nell’anno in corso le pubbliche amministrazioni italiane hanno dovuto affrontare uno “shock organizzativo” mai visto prima.
Nuova ingegnerizzazione dei processi amministrativi dovuto all’emergenza sanitaria, nella Pa si è assistito ad una concentrazione di azioni volte a rendere possibile lo svolgimento dei compiti istituzionali pur in costanza di confinamento.
Un’intensa azione di digitalizzazione, in un tempo brevissimo, con avvio ad un’ampia dematerializzazione dei documenti amministrativi; “lavoro agile”, didattica a distanza nelle scuole e nelle università, molti processi nelle varie giurisdizioni sono stati realizzati da remoto.
Il Ministro per la PA, Renato Brunetta, ha dichiarato in merito:
“Prendo atto con grande soddisfazione del significativo riconoscimento espresso oggi dalla Corte dei conti nei confronti delle donne e degli uomini impegnati nelle amministrazioni pubbliche. Proprio i ‘volti della Repubblica’, come li ha definiti il presidente Mattarella, sono al centro del nostro lavoro di riforma della Pubblica amministrazione, una rivoluzione già in atto. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza e i primi decreti che lo accompagnano rappresentano un deciso investimento sulle persone e rispondono all’urgenza indicata dai magistrati contabili: quella di rinnovare e riqualificare il capitale umano pubblico per sostenere la sfida della transizione digitale e ambientale e per garantire servizi sempre più efficienti a cittadini e imprese. Con il decreto reclutamento abbiamo tracciato la rotta del cambiamento: una nuova Pa per una nuova Italia”.