Secondo il Consiglio di Stato – con il parere n. 1275/2021 – le risposte alle Faq non sono fonte del diritto (né primaria, né secondaria) e non possono essere considerate affini alle circolari, dal momento che non costituiscono un obbligo interno per gli organi amministrativi.
Il ricorso alle Faq è quindi da ricondurre a pure esigenze di trasparenza ed economicità della Pa. Gli effetti che le risposte alle Faq producono sui cittadini, però non può essere sottovalutato – a cominciare dall’ affidamento nei confronti di chi (l’amministrazione pubblica) fornisce le risposte stesse. Deriva che alla Pa è certo consentito discostarsi dalle indicazioni già fornite con le Faq ma solo se è in grado di addurre in un momento successivo, elementi decisivi e del tutto “speciali”, dovuto al rischio che una normale discrezionalità amministrativa si tramuti in un «capriccioso arbitrio».