Tra le possibili misure in arrivo, la proroga al 30 settembre della via semplificata che nella Pubblica Amministrazione permette il lavoro agile senza bisogno del preventivo accordo individuale. Sempre al 30 settembre potrebbe orientarsi anche il settore privato, come ha spiegato ieri il ministro del Lavoro Andrea Orlando dopo l’incontro con i sindacati.
Altre possibili novità in arrivo riguardano lo smart working, ancora oggi praticato in larga misura dai dipendenti della Pa.
Una nuova proroga allungherebbe fino al 30 settembre il lavoro agile senza bisogno del preventivo accordo individuale. Un’altra cancellerebbe le soglie minime che in base alla normativa pensata l’anno scorso (articolo 263 del Dl 34/2020) per il post-pandemia avrebbe imposto a tutte le Pa di garantire il diritto al lavoro agile almeno al 50% dei dipendenti impegnati in attività che non impongano la presenza.
Il provvedimento delle soglie minime, viene ritenuto utile per le amministrazioni, aventi ciascuna situazioni differenti, proprio per dare il tempo necessario per organizzarsi.
Il compito cruciale di disciplinare il tutto spetta alla nuova tornata contrattuale, che domani vedrà all’Aran il fischio d’inizio per ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici nazionali.