L’Ocse ha presentato ieri il rapporto “Going for Growth 2021” entrando nel merito della situazione italiana e del governo Draghi. L’Italia presenterà nelle prossime due settimane il Recovery Plan finale e i decreti su governance e semplificazioni chiamati a costruire le condizioni per attuarlo.
Sul piano generale, il Rapporto mette in guardia dall’aumento delle diseguaglianze globali, sottolinea i costi della corsa ai “paradisi fiscali” e la necessità di alzare il prezzo delle emissioni inquinanti.
Per uscire dalla situazione di crisi, secondo l’Ocse è fondamentale partire dalla riforma della PA, confermando la promozione del reddito di cittadinanza, l’esigenza di riordinare le spese fiscali e l’opportunità di reintrodurre una tassazione sulla prima casa.
L’Ocse sostiene che migliorare l’efficienza della PA serve a «rafforzare l’impatto delle riforme» ma anche a «potenziare la risposta del settore privato alle misure di rilancio». Il Rapporto entra nel merito operativo e concreto di come attuare gli obiettivi: una tempistica prefissata per le procedure amministrative, un ordine di priorità burocratica fondato sui costi per cittadini e imprese, e una geografia chiara di regole e responsabilità fra i livelli di governo.
Su questa fotografia del Paese, il ministro della PA Brunetta è allineato ed ha dichiarato: «Non ci sono più alibi».