Una buona parte del contenzioso attualmente pendente davanti ai giudici tributari riguarda questioni di natura catastale aventi ad oggetto classamenti immobiliari, attribuzioni di rendite catastali considerate non congrue dall’ufficio impositore, quantificazioni del saggio di fruttuosità attribuiti agli immobili accertati da parte dell’Agenzia del Territorio (di seguito in sigla “AdT”).
La stessa giurisprudenza di merito, ma non meno, quella di legittimità, molto spesso non aiuta gli operatori del settore, ma anche i contribuenti, a fissare punti fermi sulla materia. Il presente lavoro si prefigge, per quello che sarà possibile avvalendosi di schemi riepilogativi, di fare il punto su una tipologia di contenzioso particolarmente spinosa.
In particolare, saranno focalizzate, più che gli aspetti tecnico – catastali, le problematiche sopra richiamate direttamente riconducibili alla qualità degli accertamenti emessi dall’ufficio impositore in chiave redazionale e motivazionale, nonché riferite alla congruità dei parametri catastali definiti dall’ufficio impositore in sede di accertamento per riclassamento immobiliare, non potendo prescindere dal richiamo alla procedura DOCFA.