Lo schema seguito dal Legislatore percorre la strada della semplificazione normativa e amministrativa: la scelta di un Codice autoesecutivo è quella di allargare le maglie della discrezionalità amministrativa delle Stazioni appaltanti.
L’estensione del potere discrezionale delle Amministrazioni aggiudicatrici e i suoi riflessi applicativi suggeriscono che esista il rischio di un indebolimento dei presìdi di tutela della legalità e della trasparenza. Il che determina un punto di rottura con la precedente evoluzione della disciplina, da sempre orientata ad assicurare la legalità e la trasparenza delle procedure.
Ogni semplificazione, normativa e amministrativa, non può incidere sull’essenza della disciplina dei contratti pubblici e sui suoi meccanismi fondamentali: la leale concorrenza, la legalità e la trasparenza, la responsabilità dei soggetti coinvolti.