Tale forma di finanziamento offre una soluzione alle esigenze di liquidità temporanee, permettendo agli Enti Locali di far fronte a situazioni critiche senza incorrere in violazioni delle norme finanziarie.
La procedura si articola attraverso l’emissione, da parte del Tesoriere, di provvisori in entrata e spesa, legati rispettivamente ad utilizzi e restituzioni/diminuzioni. La regolarizzazione successiva da parte dell’Ente è essenziale, poiché a fine anno l’anticipazione utilizzata e non restituita si trasforma in un debito da impegnare, configurandosi come residuo passivo, soprattutto al titolo V della spesa.
È importante sottolineare che l’anticipazione di tesoreria dovrebbe essere un mezzo di finanziamento a breve termine, utilizzato solo in circostanze eccezionali quando la gestione del bilancio affronta temporanee carenze di cassa dovute a disallineamenti tra flusso delle entrate e decorrenza dei pagamenti.
Nella gestione finanziaria degli enti locali, l’anticipazione di tesoreria emerge come una risorsa peculiare, regolamentata dall’art. 222 del TUEL Decreto Legislativo n. 267/2000