Quando un Ente locale è in crisi finanziaria, gli strumenti previsti dal Legislatore per far fronte a detta situazione sono:
- il dissesto,
- il dissesto guidato
- la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
Gli ultimi due istituti sono stati introdotti per ampliare le possibilità dell’ente di far fronte ad una situazione di crisi finanziaria e porre in essere tutte le manovre correttive degli squilibri finanziari ed evitare contestualmente le conseguenze negative che derivano dalla dichiarazione di dissesto.
La normativa di riferimento è la parte II titolo VIII del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali emanato con il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267.
In particolare, la procedura di riequilibrio finanziario c.d. Predissesto è deliberato dal Consiglio Comunale nei casi in cui l’ente si trovi in una situazione di grave squilibrio che potrebbe portare al dissesto finanziario e gli ordinari strumenti di riequilibrio (ex artt. 193 e 194 TUEL) non sono sufficienti per superare le condizioni di squilibrio.
Squilibrio finanziario che si sostanzia, appunto, nell’incapacità dell’ente di adempiere alle proprie obbligazioni esigibili a causa della mancanza di risorse effettive a copertura delle spese.