L’UPI ricorda con un’apposita nota che l’articolo 263 del decreto Rilancio (Dl 34/2020) ha riscritto le regole sul lavoro agile emergenziale.
Le nuove regole hanno cambiato il concetto dello smart working da intendersi non più «generalizzato» per tutte le attività non indifferibili da rendere in presenza, ma «programmato» ovvero attraverso un piano (atto di natura organizzativa e non regolamentare) correlato ad attività che, in base alla dimensione organizzativa e funzionale di ciascun ente, possono essere rese in questa modalità.
In questa nuova prospettiva, è opportuno che i dirigenti aggiornino e implementino la mappatura delle attività che possono essere svolte in modalità agile senza arrecare disfunzioni o ritardi, tenendo conto della situazione organizzativa.
A supporto delle Province, nella fase di mappatura, l’Upi ha fornito un elenco esemplificativo ma non esaustivo delle «attività da rendere in presenza» (quali le attività dei dirigenti, dei servizi di protezione civile, di polizia locale, di vigilanza e direzione lavori sui cantieri per la manutenzione degli edifici scolastici, della rete stradale e degli altri lavori di competenza della provincia).
Linee guida UPI