Il Decreto Reclutamento è stato approvato al Senato. Il provvedimento ha aperto le porte delle consulenze per il Recovery anche ai professionisti giovani, senza cinque anni di iscrizione all’albo, e a quelli dei settori non ordinistici della legge 4/2013, limitando la mobilità libera negli enti locali.
Tra le novità, infatti, viene previsto che per spostarsi tra una amministrazione all’altra sarà necessario il consenso dell’ente di appartenenza secondo le seguenti proporzioni: tra quelli con meno di 100 dipendenti a tempo indeterminato, fra 100 e 250 dipendenti l’obbligo di nulla osta scatterà quando il personale in servizio nella qualifica è inferiore di almeno il 5% rispetto all’organico, e fra 250 e 500 dipendenti quando il deficit è di almeno il 10%.
La carenza di personale che fa scattare l’obbligo di nulla osta resta quella ordinaria del 20%, prevista per gli altri settori (esclusa la sanità). I neoassunti negli enti locali dovranno rimanere per almeno 5 anni nella sede di prima assegnazione.
Inoltre, viene cancellato il blocco delle assunzioni quando non si approvano i bilanci in tempo.
Per non rendere ulteriormente critica la carenza cronica di segretari comunali, si prevede per queste figure un turn over del 100% e si raddoppia a 24 mesi il tempo in cui i funzionari qualificati possono svolgere la funzione di vicesegretari.
Viene poi previsto un percorso per consentire di organizzare in forma aggregata fra più enti locali le procedure di assunzione.
