L’obiettivo principale della “Guida videosorveglianza del territorio e degli ambienti pubblici” è la protezione del territorio, dei dati e delle persone, con il fine di diminuire la percezione di insicurezza dei cittadini per prevenire e contrastare fenomeni illeciti.
La guida, articolata in sette capitoli e disponibile alla consultazione sul sito di Anie, nasce a valle del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso ottobre tra Anci e Anie e si configura come uno strumento utile per codificare il knowhow di settore, valorizzare le diverse professionalità che lo compongono e attivare un flusso di competenza e di conoscenza condiviso, che unisca tutta la filiera. Dalla risk analisys alla progettazione sino all’intervento della vigilanza, per mettere a sistema la potenzialità delle tecnologie, con regole precise, in particolare per quanto riguarda cybersecurity e privacy, così da offrire un riferimento per strutturare e pianificare capitolati uniformi ai processi.
Si tratta di un’iniziativa di grande importanza per i 7.901 comuni italiani, che negli anni hanno visto crescere del 120% la presenza di impianti di videosorveglianza passando da 66 impianti ogni 100 mila abitanti del 2014 a 145 del 2022.