OSSERVATORIO NAZIONALE SUL LAVORO PUBBLICO

COVID 19-TEST SIEROLOGICI SUL POSTO DI LAVORO: I CHIARIMENTI DEL GARANTE PRIVACY

Il Garante ha specificato che, nell’ambito del sistema di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro o di protocolli di sicurezza anti-contagio, il datore di lavoro può richiedere ai propri dipendenti di effettuare test sierologici solo se disposto dal medico competente o da altro professionista sanitario in base alle norme relative all’emergenza epidemiologica.
Solo il medico del lavoro, infatti, nel contesto della sorveglianza sanitaria, può stabilire la necessità di particolari esami clinici e biologici. E sempre il medico competente può suggerire l’adozione di mezzi diagnostici, quando li ritenga utili al fine del contenimento della diffusione del virus, nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie, anche riguardo alla loro affidabilità e appropriatezza.
Nelle Faq l’Autorità precisa anche che le informazioni relative alla diagnosi o all’anamnesi familiare del lavoratore non possono essere trattate dal datore di lavoro (ad esempio, mediante la consultazione dei referti o degli esiti degli esami). Il datore di lavoro deve, invece, trattare i dati relativi al giudizio di idoneità del lavoratore alla mansione svolta e alle eventuali prescrizioni o limitazioni che il medico competente può stabilire. Le visite e gli accertamenti, anche ai fini della valutazione della riammissione al lavoro del dipendente, devono essere posti in essere dal medico competente o da altro personale sanitario, e, comunque, nel rispetto delle disposizioni generali che vietano al datore di lavoro di effettuare direttamente esami diagnostici sui dipendenti.
Il Garante ha chiarito infine che la partecipazione agli screening sierologici promossi dai Dipartimenti di prevenzione regionali nei confronti di particolari categorie di lavoratori a rischio di contagio, come operatori sanitari e forze dell’ordine, può avvenire solo su base volontaria. I risultati possono essere utilizzati dalla struttura sanitaria che ha effettuato il test per finalità di diagnosi e cura dell’interessato e per disporre le misure di contenimento epidemiologico previste dalla normativa d’urgenza in vigore (es. isolamento domiciliare).

Febbraio 2025

lunedìmartedìmercoledìgiovedìvenerdìsabatodomenica
27 Gennaio 2025
28 Gennaio 2025
29 Gennaio 2025
30 Gennaio 2025
31 Gennaio 2025
1 Febbraio 2025
2 Febbraio 2025
3 Febbraio 2025
4 Febbraio 2025
5 Febbraio 2025
6 Febbraio 2025
7 Febbraio 2025
8 Febbraio 2025
9 Febbraio 2025
10 Febbraio 2025
11 Febbraio 2025
12 Febbraio 2025
13 Febbraio 2025
14 Febbraio 2025
15 Febbraio 2025
16 Febbraio 2025
17 Febbraio 2025
18 Febbraio 2025
19 Febbraio 2025
20 Febbraio 2025
21 Febbraio 2025
22 Febbraio 2025
23 Febbraio 2025
24 Febbraio 2025
25 Febbraio 2025
26 Febbraio 2025
27 Febbraio 2025
28 Febbraio 2025
1 Marzo 2025
2 Marzo 2025