Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha spiegato nei dettagli la riforma dei concorsi pubblici contenuta all’articolo 10 del Decreto legge 44/2021, durante l’Audizione in Commissione Affari costituzionali del Senato.
La riforma è considerata un primo passo della rivoluzione del reclutamento, con l’intento di rendere l’Italia dotata di una rinnovata classe dirigente, competitiva a livello mondiale.
L’articolo 10 ha quattro finalità principali:
- sbloccare i concorsi rimasti fermi anche a causa della pandemia
- digitalizzare e semplificare le procedure (anche a regime)
- velocizzare i tempi di realizzazione delle selezioni
- valorizzare le competenze e non le semplici conoscenze
Il Ministro Brunetta ha dichiarato: “Vi ho ricostruito l’intento dell’articolo 10: non era e non poteva essere certamente quello di fermare i giovani e l’ascensore sociale. Sono figlio di venditori ambulanti, penso che tutti abbiano diritto di prendere l’ascensore sociale. Lungi da me la volontà di penalizzare i giovani. La chance a tutti non può, però, essere un terno al lotto: ognuno deve poter fare un suo percorso di accesso alla Pa, in ragione del suo patrimonio formativo. Io credo che la più grande innovazione di questa norma sia proprio quella di sbloccarli e di farli, i concorsi, non di prometterli o accumularli”.