Nel testo finale del Decreto Sostegni approvato dalla Ragioneria generale dello Stato si prevede il rinvio al 30 settembre della scadenza entro la quale i Comuni dovranno approvare le tariffe della Tari.
La chiusura dei conti comunali è in slittamento al 30 aprile.
I rinvii occorrono ad adeguarsi alla principale novità in fatto di tariffa rifiuti, portata dal decreto legislativo di settembre scorso (n. 116/2020) che esclude dalla tariffa comunale i rifiuti prodotti dalle attività industriali delle imprese e permette alle aziende di “rinunciare” al servizio pubblico per gli altri loro rifiuti, in cambio di una serie di esenzioni.
I contribuenti pagheranno le prime rate della Tari in base alle tariffe dell’anno scorso. Il conguaglio con le novità in arrivo quest’anno scatteranno a partire dalle rate di dicembre.