Con l’esposto acquisito al protocollo dell’Autorità n. 16667 dell’1.03.2023 sono state segnalate presunte irregolarità nella procedura di gara indetta dal comune di S. (bando pubblicato in G.U. in data 14.02.2023)
per l’affidamento in concessione mediante finanza di progetto della progettazione esecutiva, della
costruzione e della gestione del tempio crematorio ubicato nelle aree di disponibilità del Comune (CIG …),
che risulterebbe allo stato ancora in corso.
Nello specifico, secondo l’esponente, la stazione appaltante avrebbe indetto una procedura di project
financing a iniziativa privata ai sensi dell’art. 183, comma 15, del D. Lgs. n. 50 del 2016, richiedendo nella
documentazione di gara ai concorrenti la presentazione, in sede di offerta, di un progetto definitivo, in
violazione della disciplina normativa di settore e del principio di concorrenza.
Al fine di valutare la sussistenza di margini di intervento dell’Autorità, sono state richieste informazioni ai
sensi dell’art. 13, comma 4, del Regolamento di Vigilanza, alla stazione appaltante con nota prot. ANAC n.
29129 del 29.03.2023. Il comune di S. ha riscontrato la richiesta di chiarimenti dell’Ufficio con nota prot. ANAC n. 25830 del 31.03.2023, sostenendo la possibilità di richiedere ai concorrenti la presentazione di un progetto definitivo, in sede di offerta, anche nella finanza di progetto ad iniziativa privata, in forza del rinvio operato dall’art. 183, comma 15, del D. Lgs. n. 50 del 2016 alle disposizioni di cui ai precedenti commi 4,5,6,7 e 13, e in particolare al comma 5, secondo cui “oltre a quanto previsto dall’articolo 95, l’esame delle proposte è esteso agli aspetti relativi alla qualità del progetto definitivo presentato, al valore economico e finanziario del piano e al contenuto della bozza di convenzione”.