Arriva un importante emendamento in materia di Appalti, firmato della relatrice del ddl di legge europea che la Camera ha licenziato e trasmesso al Senato, approvato in Commissione Politiche dell’Unione europea.
L’emendamento prevede l’allargamento della concorrenza nei servizi di ingegneria e progettazione, con possibilità di partecipare alla gare anche a enti no profit, in ottemperanza alla sentenza della Corte di giustizia europea del giugno 2020.
Tale modifica normativa interviene sul codice appalti aggiungendo all’elenco dei soggetti qualificati per svolgere servizi di ingegneria e architettura dell’articolo 46 anche la lettera «d-bis) altri soggetti abilitati in forza del diritto nazionale a offrire sul mercato servizi di ingegneria e di architettura».
Si prevede, inoltre, che i soggetti possano partecipare in raggruppamento temporaneo.
Tra gli enti no profit vengono inclusi quelli che «per i primi cinque anni dalla costituzione, ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento di cui al comma 1, il possesso dei requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi richiesti dal bando di gara può essere documentato anche con riferimento ai requisiti dei direttori tecnici ovvero dei professionisti dipendenti con rapporto a tempo indeterminato».