La progettazione della sicurezza antincendio delle stazioni ferroviarie passa da criteri generale di prevenzione ad una possibile norma ad hoc.
La bozza è stata presentata durante la riunione del Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi (Ccts) dello scorso 9 dicembre; entro il 7 febbraio 2021 i membri del CCTS possono apportare modifiche al testo, in attesa della convalida dal Comitato centrale e dell’approvazione finale poi in Commissione europea.
Come previsto dall’allegato I al Dpr 151 del 2011, anche l’ultima bozza che lo revisiona prevede che le stazioni ferroviarie ricadano sempre nella categoria C, considerata dal legislatore a maggior rischio di incendio, quindi sempre soggetta alla valutazione del progetto e al rilascio del certificato di prevenzione incendi.
Le misure della strategia antincendio, basate sulla valutazione del rischio, sono calibrate in base alla superficie lorda totale, alla quota dei piani a cui hanno accesso i viaggiatori e alle specifiche funzioni. Vanno applicate anche la Rto e le altre Rtv pertinenti. Vanno considerati a rischio specifico le aree per la ricarica di accumulatori elettrici di trazione (muletti, carrelli, transpallet, etc..), a causa dello sviluppo di idrogeno, e i depositi con carico di incendio specifico maggiore di 1200 MJ/mq.