L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito importanti chiarimenti riguardo la durata dell’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) nelle società a controllo pubblico.
Con un parere approvato il 3 giugno 2025, l’ANAC ha risposto a una specifica richiesta di una società di servizi ambientali campana, chiarendo i limiti e le condizioni per la proroga di tale incarico.
Durata Standard e Possibilità di Proroga Unica
Secondo quanto specificato dall’ANAC, la durata opportuna dell’incarico di RPCT è di tre anni. Questa nomina, che ricopre un ruolo cruciale nella prevenzione della corruzione e nella promozione della trasparenza, può essere prorogata una sola volta. Questa indicazione mira a garantire un’adeguata rotazione degli incarichi, un principio fondamentale nella strategia anticorruzione.
Il parere dell’ANAC, richiamando gli indirizzi del Piano Nazionale Anticorruzione 2022, sottolinea la coerenza di questa limitazione con il principio di rotazione, esteso anche al ruolo di RPCT. Questo significa che, dopo due mandati triennali (un incarico iniziale più una proroga), il soggetto designato dovrebbe essere sostituito.
L’Invito alla Rotazione e la Scelta del Nuovo RPCT
Nel caso specifico della società campana che aveva chiesto se fosse possibile confermare lo stesso dipendente per un terzo mandato triennale (dopo averne già svolti due), l’Autorità ha invitato la società a conferire l’incarico a un nuovo soggetto.
L’ANAC ha anche ribadito che, qualora ci sia una carenza di soggetti con qualifica dirigenziale idonei a ricoprire il ruolo di Responsabile Anticorruzione, tale incarico può essere attribuito anche a un dipendente con profilo non dirigenziale. L’importante è che tale figura possa garantire le competenze necessarie per svolgere adeguatamente i compiti affidati al RPCT, assicurando l’efficacia delle misure di prevenzione.
Deroghe e Necessità di Motivazione Accurata
L’Autorità ha comunque riconosciuto che le società, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, potrebbero decidere di derogare a questa indicazione e prorogare l’incarico di RPCT allo stesso soggetto anche oltre il limite di una sola proroga. Tuttavia, in questi casi, il provvedimento di proroga dovrà essere opportunamente motivato. Questa motivazione dovrà spiegare in modo dettagliato le ragioni eccezionali che giustificano la deroga al principio di rotazione e al limite di una sola proroga.
RPCT come Incarico Aggiuntivo: Raccomandazioni sulla Durata
Infine, l’ANAC ha evidenziato che, laddove l’incarico di RPCT si configuri come di norma, ovvero quale incarico aggiuntivo a un dirigente già titolare di un altro ruolo, la durata raccomandata non dovrebbe essere inferiore a quella del contratto sottostante all’incarico principale. Resta comunque fermo il limite temporale dei tre anni, con la possibilità di una sola proroga.