L’ANAC ha comunicato una nuova proroga per l’utilizzo dell’interfaccia web della Piattaforma Contratti Pubblici (PCP), accogliendo le continue istanze provenienti dal mercato.
La decisione arriva in risposta alle persistenti difficoltà operative riscontrate dalle Stazioni Appaltanti nell’impiego delle Piattaforme Digitali di Approvvigionamento (PAD), in particolare per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro e per le casistiche escluse dall’ambito di applicazione del Codice dei Contratti Pubblici, come specificato nella Delibera n. 584 del 2023.
Perché la proroga? Le sfide delle Stazioni Appaltanti
Nonostante gli sforzi per la digitalizzazione dei processi di approvvigionamento, molte Stazioni Appaltanti continuano a segnalare ostacoli nell’adozione piena delle PAD. Queste criticità si manifestano soprattutto nella gestione di:
- Affidamenti diretti sotto i 5.000 euro: per queste procedure di modico valore, l’impatto delle nuove modalità digitali ha generato complessità inattese.
- Fattispecie escluse dal Codice: le casistiche individuate dalla Delibera n. 584 del 2023 (che ha integrato e sostituito la Delibera n. 214 del 2022) presentano peculiarità che rendono l’uso esclusivo delle PAD particolarmente gravoso per alcuni enti.
La proroga mira a garantire che le Stazioni Appaltanti possano continuare ad assolvere le proprie funzioni, inclusi gli obblighi di trasparenza, anche in presenza di queste difficoltà, evitando interruzioni o rallentamenti nelle procedure.
Cosa significa in pratica: uso della PCP web e divieto di inserimento ex post
Grazie a questa decisione, le Stazioni Appaltanti avranno la possibilità di continuare a utilizzare l’interfaccia web della PCP dell’Autorità per:
- Gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro.
- Le fattispecie contemplate dalla Delibera n. 584 del 2023, qualora riscontrino impossibilità o significative difficoltà nell’utilizzo delle PAD.
È fondamentale sottolineare un aspetto: non è in alcun modo consentito l’inserimento ex post di dati e informazioni relativi agli affidamenti. Questo significa che la registrazione delle procedure deve avvenire in tempo reale, mantenendo la tracciabilità e la trasparenza.
Il richiamo di ANAC alle PAD e il monitoraggio futuro
L’ANAC ha colto l’occasione per richiamare le PAD a intensificare gli sforzi per semplificare il procedimento digitale relativo agli affidamenti di cui sopra. Le piattaforme sono invitate a implementare ogni misura utile a migliorare l’usabilità e l’efficienza, nel rispetto delle regole tecniche stabilite dall’articolo 26, comma 1 del Codice dei Contratti Pubblici e del relativo aggiornamento in corso.
L’Autorità si riserva di monitorare attentamente l’esito di queste attività di semplificazione. L’obiettivo finale rimane la definitiva dismissione della scheda per gli affidamenti in parola dalla PCP web, una volta che le PAD saranno pienamente in grado di gestire in maniera agevole e completa tutte le tipologie di affidamento. Questa proroga è quindi da intendersi come una misura transitoria, in attesa del pieno regime di digitalizzazione.