PICCOLI COMUNI - AGGIORNATE CON DECRETO LE SCADENZE DEL PIANO DI RIQUALIFICAZIONE PER DOMANDE E INTEGRAZIONI

DECARO: "ACCOLTO L'APPELLO DELL'ANCI, I COMUNI POTRANNO ASSUMERE PER ATTUARE I PROGETTI DEL PNRR"

Al termine di un incontro a palazzo Chigi, presenti i ministri Franco, Gelmini, Carfagna e Brunetta e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Garofoli, il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha commentato positivamente le aperture del governo per un rafforzamento della capacità amministrativa dei Comuni necessaria alla realizzazione dei progetti del PNRR.
“Il governo ha accolto l’allarme lanciato dall’Assemblea Anci di Parma – ha detto Decaro – e ha definito un pacchetto di interventi che potranno consentire ai Comuni un parziale recupero della gravissima perdita di personale causata dalla crisi e dalle politiche di austerità, che è stata di oltre il 20 per cento negli ultimi dieci anni, cioè circa 120 mila unità”.
“Con un emendamento al decreto legge 152 sul PNRR, attualmente in fase di conversione alla Camera, per i Comuni italiani sarà possibile assumere, sulla base delle proprie disponibilità finanziarie, fino a 15mila persone con qualifiche non dirigenziali, grazie al riconoscimento di uno spazio ulteriore in deroga ai vincoli che attualmente limitano la capacità di assunzione dei Comuni a parametri fermi al 2009”.
“E’ una prima risposta – ha commentato il presidente dell’Anci – ma dobbiamo salutarla come un passo avanti, indispensabile affinché i Comuni possano far fronte allo stesso tempo alle loro funzioni ordinarie e, in aggiunta, all’impegno straordinario di varare e poi attuare i programmi del PNRR che li riguardano e che valgono oltre 40 miliardi di euro. Importante anche aver eliminato autorizzazioni per enti in crisi e aver previsto un fondo dedicato per i piccoli Comuni”.
“E’ importante anche che venga varata presto la circolare ministeriale che semplificherà le norme sull’assunzione a tempo determinato di tecnici specificatamente dedicati ai progetti PNRR – ha aggiunto Decaro – perché le procedure attualmente previste rischiano di far perdere troppo tempo per le varie autorizzazioni ministeriali”.

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