Nella legge di bilancio 2020, per il periodo 2021-2025, vengono destinati 700 milioni di euro per realizzare interventi su scuole, asili nido, strutture comunali per i servizi della famiglia in periferie di comuni capoluogo e comuni in aree svantaggiate.
Tale misura è stata attuata dal Dpcm del 30 dicembre scorso, insieme al Ministero dell’Interno, Economia e Pari opportunità, registrato il 16 febbraio e pubblicato in Gazzetta il 18 marzo.
Ora a questo decreto dovrà seguire un altro decreto, sempre insieme ai dicasteri indicati che approva l’avviso con le date e i moduli per le richieste. In attesa dell’avviso che dovrebbe uscire a breve, nel Dpcm vengono indicati una serie di informazioni importanti su ripartizione delle risorse per tipologie di intervento, limiti di importo concedibile e soprattutto requisiti e punteggi per la valutazione dei progetti.
Unito al Decreto, l’elenco dei Comuni che si trovano nelle aree considerate “svantaggiate”.
In particolare, i fondi statali (100 milioni per il 2021) possono finanziare: progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia; progetti volti alla riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all’attivazione di servizi integrativi che concorrano all’educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo.
Elenco Comuni aree “svantaggiate“
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