Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si trova di fronte a una significativa evoluzione nel suo sistema contabile. Attualmente, gli enti del SSN adottano una contabilità economico-patrimoniale, in linea con le disposizioni del Titolo II del Decreto Legislativo 118/2011.
Questo modello, sebbene consolidato, si prepara ad affrontare un percorso di integrazione e adeguamento verso un sistema unico di contabilità in accrual, un’innovazione che promette maggiore trasparenza e uniformità.
L’Adeguamento dei Sistemi Informativi e il Nuovo Piano dei Conti
Uno degli impatti più immediati di questa transizione riguarderà i sistemi informativi degli enti sanitari. L’adozione di un nuovo piano dei conti e di schemi di bilancio armonizzati richiederà necessariamente opportuni aggiustamenti tecnologici e procedurali. Questo processo non è una mera operazione tecnica, ma implica una revisione profonda delle modalità di registrazione, classificazione e rendicontazione delle operazioni economiche e finanziarie. L’obiettivo è garantire che i dati contabili siano allineati ai nuovi standard, facilitando così un’analisi più accurata e comparabile della gestione economica degli enti del SSN.
Equilibrio Economico-Finanziario e Armonizzazione con gli ITAS
Un aspetto cruciale di questa trasformazione riguarda le regole contabili volte a garantire l’equilibrio economico-finanziario dei singoli sistemi sanitari regionali. Tali regole, pur essendo funzionali al monitoraggio attuale, dovranno essere adeguate a quelle contenute negli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS), in particolare facendo riferimento agli IPSAS 9 e IPSAS 18 (che in italiano sono noti come ITAS, International Territorial Accrual System).
Questa armonizzazione non è un semplice esercizio formale. Implica la necessità di un adattamento “formale” del concetto di equilibrio, pur preservando i profili sostanziali delle attuali procedure di monitoraggio. In altre parole, l’obiettivo è mantenere l’efficacia del controllo sull’equilibrio economico-finanziario, integrandolo però in un quadro contabile internazionale che promuove una rappresentazione più fedele e completa della situazione patrimoniale e finanziaria. Questo passaggio richiede una riflessione attenta su come conciliare le esigenze di controllo regionale con i principi contabili internazionali, garantendo che il cambiamento sia funzionale e non meramente cosmetico.
Un Percorso Graduale verso il 2030
Alla luce di queste complesse considerazioni, l’implementazione di un sistema unico di contabilità in accrual per il SSN è ipotizzabile come un percorso graduale. Si prevede che questo processo possa completarsi entro il 2030. Un’implementazione progressiva permetterà agli enti di adattarsi ai nuovi requisiti, formare il personale e aggiornare le infrastrutture tecnologiche senza interruzioni significative delle operazioni.
Questo approccio graduale è fondamentale per mitigare i rischi associati a un cambiamento così profondo e per assicurare che la transizione avvenga nel modo più efficace ed efficiente possibile. L’obiettivo finale è dotare il Servizio Sanitario Nazionale di uno strumento contabile più moderno, trasparente e in linea con gli standard internazionali, capace di supportare al meglio la pianificazione, il controllo e la rendicontazione della spesa sanitaria.