La disciplina della tutela dell’ambiente volta a contrastare i rischi del cambiamento climatico, portata soprattutto dalle direttive europee in materia di qualità dell’aria, sta imponendo all’attività della pubblica amministrazione, e al sindacato giurisdizionale (della legittimità) della stessa, significativi percorsi evolutivi che riguardano tradizionali categorie ed istituti dell’attività amministrativa e del processo.
Essa implica, soprattutto, profondi cambiamenti sul piano rimediale, in punto di intensità (e di esiti) del sindacato giurisdizionale sulle politiche ambientali. Il principale – ma non esclusivo – settore d’interesse è dato, come accennato, dalla (verifica della) attuazione delle direttive europee in materia di qualità dell’aria. Il giudice comunitario già dal 2008, con la giurisprudenza Janecek (sentenza 25 luglio 2008, in causa C-237/07) aveva affermato una logica di effettività e di risultato nell’attuazione della direttiva del Consiglio 27 settembre 1996, 96/62/CE, in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria.