Ai rincari generalizzati della Tari – causati dal recupero dell’inflazione e da altri fattori – quest’anno si aggiungono anche le componenti perequative previste dall’Arera con la delibera 386/2023. Si tratta delle due componenti finalizzate a coprire i costi riguardanti i rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti (pari a 0,10 euro a utenza), nonché a copertura delle agevolazioni per eventi eccezionali e calamitosi (pari a 1,50 euro a utenza).
Componenti che non rientrano nel computo dei costi del servizio rifiuti, ma che devono essere aggiunte nell’avviso di pagamento Tari dandone separata evidenza. L’importo di queste componenti è versato dai contribuenti al Comune, che a sua volta lo riversa alla Csea (Cassa per i servizi energetici e ambientali), ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza dell’Arera e del Ministero dell’economia e delle finanze.