Dopo la conversione in legge del Dl 77/2021, la Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali ha definitivamente approvato l’utilizzo della “Cilas”, ossia il modello di «Comunicazione inizio lavori asseverata – superbonus».
Tre i punti della semplificazione:
1) non occorre documentare lo «stato legittimo» degli immobili per avviare i lavori nell’ambito del superbonus; resta naturalmente aperta la via ai controlli da parte dei Comuni sugli abusi edilizi, la cui presenza blocca la concessione del bonus;
2) il professionista incaricato attesterà l’esistenza del titolo abilitativo, dell’esistenza di eventuali condoni edilizi o del fatto che la costruzione sia precedente al 1° settembre 1967;
3) sarà possibile presentare anche varianti in corso d’opera.
Inoltre, la Cilas potrà anche essere presentata come variante a quella già esistente per i lavori già in corso per lavori da superbonus.