Il Fisco non potrà più presentare atti che «incidono in maniera sfavorevole sulla sfera giuridica del destinatario» senza dare al diretto interessato almeno 60 giorni di tempo per controbattere e portare le proprie motivazioni. Per materializzare questo «principio del contraddittorio» generalizzato, che viene introdotto dal decreto legislativo di riforma dello Statuto del contribuente esaminato ieri in consiglio dei ministri, l’amministrazione finanziaria dovrà comunicare al contribuente lo schema del provvedimento che intende adottare, e permettergli di accedere o estrarre copia degli atti del fascicolo.
Fino alle controdeduzioni, il provvedimento non potrà essere adottato, e gli eventuali termini di decadenza in scadenza prima della chiusura della finestra assegnata al contribuente o prima dei successivi 120 giorni andranno spostati appunto al 120esimo giorno.