La riforma delle carriere nella Pubblica Amministrazione, appena approvata dal Consiglio dei Ministri, segna una grande svolta nel sistema di accesso alla dirigenza pubblica italiana.
Il disegno di legge sulla valutazione della performance e lo sviluppo di carriera, proposto dal Ministro Paolo Zangrillo, introduce meccanismi innovativi che permettono ai funzionari pubblici di diventare dirigenti senza concorso tradizionale, attraverso percorsi basati sui risultati e sulle competenze dimostrate sul campo.
Il Sistema di “Sviluppo di Carriera”: Una Rivoluzione nel Reclutamento
La riforma ridisegna completamente le modalità di accesso ai ruoli dirigenziali, introducendo un sistema misto che bilancia concorsi pubblici e progressioni interne:
- Per la dirigenza di seconda fascia:
- 50% tramite corso-concorso della Scuola Nazionale dell’Amministrazione
- 20% attraverso concorso ordinario
- 30% mediante “sviluppo di carriera” per il personale interno
- Per la dirigenza di prima fascia:
- 50% riservato ai concorsi pubblici
- 50% destinato allo sviluppo di carriera dai dirigenti di seconda fascia
Requisiti per Accedere al Percorso di “Sviluppo di Carriera”
Il nuovo sistema stabilisce criteri chiari per la candidatura:
- Funzionari: almeno 5 anni di servizio nella propria area
- Quadri: almeno 2 anni di esperienza nell’area di elevata qualificazione
I candidati devono dimostrare non solo competenze teoriche, ma soprattutto capacità pratiche e risultati concreti ottenuti durante la loro carriera.
Il Processo di Selezione: Valutazione a 360 Gradi
La selezione è affidata a una commissione indipendente composta da 7 membri:
- 5 dirigenti generali estratti a sorte
- 2 professionisti esterni (anche del settore privato)
- 1 presidente esterno a garanzia dell’imparzialità
Fasi del Processo di Valutazione
Il percorso di selezione si articola in diverse fasi:
- Proposta del dirigente: Il dirigente propone il funzionario basandosi sulle performance di carriera
- Valutazione delle competenze: Analisi di titoli, comportamenti organizzativi e attitudini manageriali
- Prove pratiche: Colloqui individuali e prove esperienziali per verificare le capacità di leadership
- Prova scritta e colloquio: Valutazione delle conoscenze specifiche
Il Periodo di Osservazione: 4 Anni di Prova Effettiva
I candidati selezionati ricevono un incarico dirigenziale temporaneo della durata di 3 anni, rinnovabile una sola volta. Durante questo periodo, vengono valutati sui risultati concreti raggiunti e sulle capacità manageriali dimostrate.
Valutazione Continua e Conferma Definitiva
Il sistema prevede un periodo di osservazione di almeno 4 anni, durante il quale:
- Monitoraggio continuo delle performance
- Valutazione dei risultati conseguiti
- Verifica delle capacità di gestione del personale
- Eventuale conferma definitiva del ruolo dirigenziale
Solo dopo aver superato positivamente questo periodo di prova, il dirigente ottiene l’incarico definitivo.
Rivoluzione della Valutazione delle Performance
La riforma introduce criteri più selettivi per la valutazione, superando il sistema del “tutti promossi”:
- Massimo 30% dei dirigenti e non dirigenti può ottenere la valutazione massima
- Valutazione basata su obiettivi SMART (specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti, temporizzati)
- Considerazione di comportamenti organizzativi e competenze trasversali
Elementi di Valutazione per i Dirigenti
Il nuovo sistema valuta i dirigenti su:
- Capacità di raggiungere risultati concreti e misurabili
- Promozione della collaborazione e gestione del team
- Gestione efficiente delle risorse umane e finanziarie
- Supporto al cambiamento e capacità di innovazione
- Leadership e capacità manageriali
Strumenti Tecnologici e Trasparenza
La riforma introduce l’uso di piattaforme digitali avanzate per:
- Raccogliere feedback in tempo reale
- Individuare tempestivamente aree di miglioramento
- Garantire trasparenza nel processo valutativo
- Coinvolgere utenti finali e colleghi nella valutazione
Sistema di Premialità Rinnovato
Il nuovo approccio prevede incentivi diversificati:
- Premi economici collegati ai risultati
- Percorsi di formazione personalizzati
- Programmi di mentoring e coaching
- Riconoscimenti simbolici e ruoli formativi interni
Estensione del Sistema
Il provvedimento prevede l’estensione del nuovo sistema di valutazione anche a Regioni, Province e Comuni, incluse le autonomie speciali, garantendo uniformità nell’applicazione dei principi meritocratici su tutto il territorio nazionale.
La riforma vorrebbe introdurre un cambiamento paradigmatico che sposta l’attenzione dalla semplice conoscenza teorica alla capacità di “saper fare” e produrre risultati concreti, introducendo finalmente nella Pubblica Amministrazione italiana un sistema di carriera basato sul merito effettivo e sulla performance dimostrata sul campo.