Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 9 maggio, ha approvato due provvedimenti di significativo interesse per gli Enti Locali, come si apprende dal Comunicato-stampa n. 127.
Le misure riguardano la proroga della disciplina transitoria sulla responsabilità erariale e, in esame preliminare, un importante schema di decreto legislativo volto a ridefinire i tributi regionali e locali in attuazione del federalismo fiscale.
Responsabilità erariale: prorogata al 31 dicembre 2025 la limitazione alla colpa grave
Il Decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri interviene sulla disciplina della responsabilità erariale dei pubblici funzionari. In particolare, viene prorogato al 31 dicembre 2025 il termine previsto dall’articolo 21, comma 2 del DL n. 76/2020. Questa disposizione, introdotta in via transitoria, limita la responsabilità erariale ai soli casi di dolo, escludendo la colpa grave per condotte di tipo commissivo.
È importante sottolineare che tale limitazione non si applica in caso di danni derivanti da inerzia o omissione. La proroga decisa dal Governo ha anche efficacia retroattiva, coprendo il periodo compreso tra il 30 aprile 2025 e la data di entrata in vigore del Decreto-legge, garantendo così la continuità dell’applicazione della norma. Questa decisione offre quindi maggiore certezza giuridica agli amministratori e ai funzionari pubblici in questa fase transitoria.
Federalismo fiscale: verso una nuova stagione per i Tributi regionali e locali
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato, in esame preliminare, uno Schema di Decreto legislativo che introduce significative novità in materia di Tributi regionali e locali, con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti e rafforzare l’autonomia tributaria degli Enti territoriali, in piena attuazione dei principi del “Federalismo fiscale”.
Le principali misure previste dallo schema di decreto riguardano diversi aspetti della fiscalità locale
Per i Comuni:
- Semplificazione IMU: Si prevede l’unificazione degli adempimenti IMU in un unico modello telematico, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia per i contribuenti e per gli uffici comunali.
- Proporzionalità delle sanzioni: Verrà introdotta una maggiore proporzionalità nelle sanzioni relative a IMU, TARI (Tassa sui rifiuti), Imposta di Soggiorno e Contributo di Sbarco, rendendo il sistema sanzionatorio più equo.
- Lotta all’evasione: Un’importante novità riguarda la distribuzione delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione. Nel triennio 2025-2027, la quota spettante ai Comuni sulle somme accertate e riscosse per evasione salirà dal 50 al 100%, incentivando ulteriormente l’attività di recupero fiscale a livello locale.
Per le Province:
- IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione): Le modalità di attribuzione dell’IPT saranno modificate. L’imposta sarà attribuita all’Ente in cui si svolge l’attività concreta, superando il criterio della sede legale. Questa modifica mira a una più equa distribuzione delle risorse in base all’effettiva attività sul territorio.
Per le Regioni:
- Avviso di accertamento esecutivo: Sarà introdotto l’avviso di accertamento esecutivo, uno strumento che punta a velocizzare la fase di riscossione dei tributi regionali.
- Semplificazione della Tassa automobilistica regionale: Si prevede una semplificazione degli adempimenti relativi alla tassa automobilistica regionale, con l’obiettivo di rendere più agevole il pagamento per i cittadini.
Nuovi strumenti di compliance e premialità per i contribuenti
Un elemento di novità significativo introdotto dal decreto è rappresentato dall’introduzione di misure incentivanti per l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti locali, seguendo il modello già in vigore per le imposte statali. Tra queste misure figurano:
- Premi per chi paga con addebito diretto in conto corrente, incentivando l’utilizzo di modalità di pagamento tracciabili e automatizzate.
- Invio di lettere di compliance e avvisi bonari prima dell’avvio formale dell’accertamento, promuovendo la regolarizzazione spontanea e riducendo il contenzioso.
- Possibilità di definizioni agevolate, con la previsione di riduzione di sanzioni e interessi per chi aderisce a specifiche procedure di regolarizzazione.
L’insieme di queste misure delinea un quadro di interventi volti a modernizzare e semplificare il sistema dei tributi regionali e locali, rafforzando al contempo l’autonomia finanziaria degli Enti territoriali e promuovendo una maggiore collaborazione tra fisco e contribuente. L’esame preliminare dello schema di decreto legislativo lascia presagire un dibattito parlamentare attento alle esigenze degli Enti Locali e dei cittadini.