L’Aran ha fornito un parere sulla pratica dello scavalco condiviso e la corretta ripartizione dei compensi tra due enti pubblici che condividono un dipendente.
L’oggetto del parere riguarda l’utilizzo di personale di un ente da parte di un altro ente pubblico, una pratica prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del 16 novembre 2022. Questa modalità operativa consente di ottimizzare la gestione delle risorse e di garantire il miglioramento dei servizi pubblici attraverso un utilizzo flessibile del personale, in accordo con i lavoratori coinvolti.
Il CCNL delle Funzioni Locali del 16 novembre 2022 ha introdotto una disciplina chiara per regolamentare l’uso condiviso del personale tra enti pubblici, nota come “scavalco condiviso”. Questa pratica si basa su un principio di flessibilità gestionale, che consente a due amministrazioni diverse di usufruire, per periodi limitati e per una parte del tempo lavorativo, delle competenze di un unico dipendente. Tale modalità operativa si inserisce in una strategia più ampia di ottimizzazione delle risorse umane nel settore pubblico, mirata a migliorare l’efficienza dei servizi e a ridurre i costi complessivi.