Il quesito affrontato dall’Aran riguardava un caso concreto: se un dipendente usufruisce di un permesso orario retribuito per motivi familiari, può successivamente vedersi riconosciuto il lavoro prestato oltre il normale orario giornaliero come straordinario?
A tale proposito, l’agenzia ha richiamato la norma che regola i permessi orari retribuiti, la quale specifica che durante l’utilizzo di tali permessi, al dipendente spetta l’intera retribuzione, fatta eccezione per i compensi relativi al lavoro straordinario o per le indennità legate alla prestazione effettiva del servizio.
Tuttavia, la normativa non esclude la possibilità che il dipendente, una volta terminato il permesso, possa essere chiamato a svolgere attività lavorativa oltre l’orario standard, qualora vi siano necessità organizzative.