Il parere dell’ANAC n. 269/2025 fornisce chiarimenti sull’applicabilità della rotazione straordinaria nei confronti di un dipendente rinviato a giudizio per reati contro la Pubblica Amministrazione.
Punti chiave del parere:
- Rotazione straordinaria: Misura di prevenzione per tutelare l’immagine dell’ente in caso di procedimenti penali o disciplinari a carico di dipendenti.
- Differenza con la rotazione ordinaria: La rotazione straordinaria è legata a procedimenti penali o disciplinari, mentre quella ordinaria è uno strumento organizzativo per l’alternanza del personale.
- Riferimenti normativi: Artt. 16 e 35 bis del d.lgs. n. 165/2001 e Linee guida ANAC (delibera n. 215/2019).
- Presupposti per l’attivazione: Avvio di procedimento penale per reati contro la Pubblica Amministrazione o procedimento disciplinare per condotte analoghe.
- Valutazione dell’amministrazione: Prima del rinvio a giudizio, l’amministrazione valuta se la condotta può pregiudicare l’immagine dell’ente. Dopo il rinvio a giudizio, l’adozione di un provvedimento motivato è obbligatoria per specifici reati, facoltativa negli altri casi.
- Caso specifico: Il dipendente è stato rinviato a giudizio per reati non inclusi nell’elenco specifico, ma commessi nell’esercizio delle funzioni di RUP. L’ANAC suggerisce all’amministrazione di valutare attentamente l’assegnazione di funzioni dirigenziali nel settore dei contratti pubblici e di documentare le proprie decisioni.
- Misure aggiuntive: L’ANAC raccomanda di integrare il PIAO con la procedura per la rotazione straordinaria, sensibilizzare il personale sull’obbligo di comunicazione dei procedimenti penali e rafforzare le misure di prevenzione nei contratti pubblici.
In sintesi, il parere dell’ANAC chiarisce i presupposti e le modalità di applicazione della rotazione straordinaria, fornendo indicazioni operative per la gestione di situazioni in cui dipendenti pubblici sono coinvolti in procedimenti penali.