Il controllo di gestione è uno strumento fondamentale per gli enti locali che puntano a un’ottimizzazione delle risorse e a massimizzare l’efficacia dei risultati amministrativi. Purtroppo, spesso viene ridotto a un mero adempimento formale, perdendo il suo potenziale strategico.
Il responsabile finanziario dell’ente ha un ruolo chiave, dovendo assicurare l’equilibrio e la sostenibilità dei conti, garantendo al contempo le funzioni fondamentali e il perseguimento degli obiettivi dell’amministrazione.
Un Approccio Manageriale per Sfide Complesse
Adottare un approccio manageriale alla gestione economico-finanziaria significa essere in grado di supportare le decisioni politico-amministrative in un contesto spesso caratterizzato da entrate incerte, riscossioni tardive, spese rigide e margini stretti per scelte ampiamente discrezionali.
La scarsa disponibilità di risorse finanziarie impone un’analisi approfondita su “come” queste vengono impiegate. La conoscenza dei costi dei processi amministrativi riferiti agli output può rappresentare uno strumento di grande rilevanza per un controllo di gestione (come previsto dall’articolo 196 del TUEL) affidabile ed efficace.
L’Analisi dei Costi: Un Ponte verso la Contabilità Accrual
Mentre si attende che la contabilità economico-patrimoniale si liberi dalla sua finalità meramente conoscitiva per acquisire rilevanza gestionale con la riforma Accrual, è fondamentale dotarsi di strumenti di analisi dei “costi” che permettano, anche in contabilità finanziaria, di identificare con precisione le aree di inefficienza e intervenire tempestivamente con azioni correttive mirate.
Un suggerimento operativo in questa direzione è una riaggregazione degli stanziamenti di spesa nel bilancio per specifiche esigenze di analisi. Questo significa andare oltre la tradizionale classificazione per macroaggregati (come previsto dal D.Lgs. 118/2011) e creare raggruppamenti basati su:
- Spese obbligatorie/discrezionali: per comprendere i margini di manovra.
- Aggregazioni di capitoli di spesa riferiti a specifici servizi e fabbisogni amministrativi: ad esempio, verificare quanto il perseguimento di determinate politiche incida sui fondi di bilancio e quanto su finanziamenti da altri enti.
Questa riclassificazione delle spese in termini di costi consente di superare la visione contabile basata esclusivamente sulla mera disponibilità finanziaria sui capitoli di spesa. Si introduce così una prospettiva focalizzata sui processi e sulla ricerca di soluzioni rivolte all’efficienza e all’economicità.
Bilancio come Strumento Decisorio: Consapevolezza e Sostenibilità
Disporre di chiavi di lettura del bilancio sintetiche e funzionali permette al decisore politico di valutare con maggiore consapevolezza la sostenibilità e l’equilibrio economico dei programmi nel lungo periodo. Consente inoltre di compiere scelte ponderate di “make or buy”, ad esempio sull’internalizzazione o esternalizzazione di specifici servizi.
Ragionare in termini di elenchi ridondanti di stanziamenti di spesa senza raffigurare la finalità e le modalità di impiego delle risorse complica il perseguimento dell’efficienza amministrativa, rende meno ponderate le decisioni politiche e trasforma l’esercizio delle funzioni di gestione contabili in un mero adempimento.
Con questo approccio proposto, gli amministratori locali possono valutare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati, identificando sprechi o inefficienze e promuovendo interventi mirati al miglioramento continuo. Si superano così rigidi “steccati” tra le aree amministrative, aprendo a nuove forme di “economie di scala”, come nella gestione delle manutenzioni.
Verso una Contabilità Analitica per Enti Locali
Si può così realizzare un controllo di gestione basato su una forma di contabilità analitica (anche se in ambito finanziario) in cui i “centri di costo” sono rilevati in funzione dei beni e servizi che si intende realizzare.
Questa modalità di rilevazione facilita una gestione più responsabile e trasparente delle risorse pubbliche, migliorando la comunicazione interna ed esterna e rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali. Permette anche una migliore pianificazione strategica, rendendo possibile una valutazione realistica e oggettiva della sostenibilità economica e finanziaria delle scelte amministrative più discrezionali.
Conclusione: Efficienza, Trasparenza e Orientamento ai Risultati
In conclusione, la transizione verso un sistema di controllo di gestione basato sull’analisi dei costi dei processi amministrativi rappresenta una scelta strategica che risponde pienamente alle moderne esigenze di efficienza, trasparenza e orientamento ai risultati degli enti locali.
Questo cambiamento implica una trasformazione paradigmatica della gestione contabile, predisponendo i servizi finanziari ad allinearsi con quanto stabilito dallo standard ITAS 18, che si pone l’obiettivo di garantire una rilevazione economico-patrimoniale accurata e finalizzata alla valutazione sistematica dell’efficienza, efficacia ed economicità della gestione amministrativa.