Il decreto sulla Pubblica Amministrazione prevedeva un obbligo per gli enti di dedicare il 10% dei risparmi da turn over ad assunzioni nel settore digitale, ma è stato trasformato in un’opzione.
Questa modifica è dovuta a interessi divergenti: il Governo vuole più profili tecnici e digitali, mentre gli enti locali hanno limiti sul turn over e temono rigidità gestionali. Resta l’opzione di riservare il 10% delle assunzioni a contratti a tempo determinato per diplomati degli Istituti Tecnici Superiori, con possibilità di assunzione a tempo indeterminato dopo tre anni.
Il decreto affronta anche altre questioni, come il congelamento dell’obbligo per gli enti locali usciti dal dissesto di accantonare fondi per anticipazioni di liquidità e la mobilità volontaria nelle PA. La clausola di salvaguardia per evitare rincari fiscali sulle auto aziendali non sarà inclusa nel decreto a causa di un’estraneità di materia.
L’emendamento che congela l’obbligo per gli enti locali di accantonare fondi potrebbe essere recuperato.