Il termine per l’adeguamento della modulistica “Salva Casa” è scaduto, e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha pubblicato un dossier che fa il punto della situazione, sollevando importanti interrogativi sulle conseguenze del mancato adeguamento da parte di Regioni e Comuni.
I Termini di Adeguamento
Le Regioni erano tenute ad adeguare la propria modulistica entro il 9 maggio, mentre i Comuni, indipendentemente da tale scadenza, dovevano conformare i moduli in uso alle disposizioni dell’Accordo entro il 23 maggio. Si tratta di un’iniziativa volta a standardizzare e unificare la modulistica su tutto il territorio nazionale, semplificando le procedure edilizie.
Le Conseguenze del Mancato Adeguamento
La questione centrale sollevata da ANCE riguarda proprio cosa succede se Regioni e Comuni non rispettano queste scadenze. L’Associazione, in linea con quanto già precisato da diverse fonti, chiarisce che i Comuni sono comunque tenuti ad adottare la nuova modulistica unificata NAZIONALE a partire dal 24 maggio 2025, anche in assenza o nelle more del recepimento regionale.
L’articolo 24, commi 3 e 4 del D.L. 90/2014, convertito in Legge 144/2014 art. 1 comma 3, richiamato nell’accordo del 27 marzo 2025, è chiaro: se la Regione (con le sue eventuali integrazioni) e il Comune non si adeguano entro i termini stabiliti, cittadini e imprese potranno comunque utilizzare i moduli unificati a partire da 30 giorni dopo la scadenza prevista, ovvero, presumibilmente, dal 23 giugno 2025. Questo garantisce che la semplificazione burocratica non sia ostacolata da ritardi amministrativi.
La Situazione Attuale dell’Adeguamento Regionale
Il dossier ANCE include una tabella riepilogativa che mostra un’applicazione non uniforme su tutto il territorio nazionale. La situazione attuale può essere così riassunta:
- Regioni virtuose: Alcune Regioni, come Basilicata, Lazio e Liguria, hanno recepito integralmente i modelli nazionali o con minime modifiche legate alla normativa regionale vigente.
- Adozioni parziali o provvisorie: Altre Regioni, come Toscana e Umbria, hanno adottato i moduli in via provvisoria o con esclusioni parziali. Ad esempio, l’Umbria non ha recepito la SCIA alternativa al permesso di costruire.
- Monitoraggio e supporto: La Campania si distingue per la sua proattività, avendo avviato un monitoraggio sull’effettiva adozione da parte dei Comuni e incaricato il SURAP (Sportello Unico Regionale Attività Produttive) di fornire supporto agli enti inadempienti.
Questa eterogeneità sottolinea le sfide nell’implementazione uniforme delle nuove disposizioni, ma il principio stabilito dalla normativa assicura che, a prescindere dall’azione di Regioni e Comuni, la modulistica unificata sarà utilizzabile da una data certa.