L’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha recentemente pubblicato una nota dettagliata riguardante il decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73, meglio noto come Decreto Infrastrutture. Attualmente in fase di conversione presso la Camera dei Deputati, questo provvedimento introduce modifiche significative all’istituto degli incentivi per funzioni tecniche, un tema di grande rilevanza per la gestione degli appalti pubblici da parte degli enti locali.
Il Decreto-Legge 73/2025 e le Novità per gli Enti Locali
La nota ANCI si propone di fare luce su queste novità, fornendo una ricostruzione aggiornata della disciplina degli incentivi, alla luce dei più recenti orientamenti interpretativi e giurisprudenziali. Particolare attenzione è rivolta agli indirizzi forniti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, che da tempo monitorano l’applicazione di queste disposizioni.
L’Estensione degli Incentivi ai Dirigenti: Una Svolta a Regime
Il punto focale della nota ANCI, e la novità più attesa dagli addetti ai lavori, riguarda l’approfondimento dell’articolo 2, comma 1, lettera a) del Decreto Infrastrutture. Questa disposizione introduce, a regime, la possibilità di erogare gli incentivi per funzioni tecniche anche ai dirigenti.
Fino ad ora, tale deroga era stata prevista unicamente per le opere finanziate nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentando una misura eccezionale e transitoria per accelerare la realizzazione dei progetti. L’estensione di questa possibilità a tutti gli incentivi, senza più vincoli temporali o legati a specifiche fonti di finanziamento, rappresenta un cambiamento significativo.
Le Implicazioni per la Pubblica Amministrazione
Questa modifica ha importanti implicazioni per la Pubblica Amministrazione. L’ANCI sottolinea come l’inclusione dei dirigenti tra i beneficiari degli incentivi possa contribuire a:
- Valorizzare le competenze dirigenziali: Riconoscendo il ruolo cruciale dei dirigenti nella gestione e supervisione delle funzioni tecniche legate agli appalti.
- Migliorare l’efficienza: Incentivando una maggiore assunzione di responsabilità e un coinvolgimento diretto nella buona riuscita dei progetti.
- Attrarre e trattenere talenti: Rendendo più appetibili le carriere dirigenziali all’interno degli enti pubblici, soprattutto in settori strategici come quello delle infrastrutture.
Naturalmente, la nota ANCI analizza anche le condizioni e i limiti entro cui tale erogazione potrà avvenire, in conformità con i principi di trasparenza, equità e buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Il Contributo di ANAC e Corte dei Conti
La disamina dell’ANCI si avvale, come detto, degli ultimi indirizzi interpretativi e giurisprudenziali emanati dall’ANAC e dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Questi organismi hanno giocato un ruolo fondamentale nel definire i contorni applicativi degli incentivi per funzioni tecniche, garantendo il rispetto della normativa e prevenendo abusi.