Il sito web che utilizza il servizio Google Analytics, senza le garanzie previste dal Regolamento Ue, vìola la normativa sulla protezione dei dati perché trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti. Lo ha affermato il Garante per la privacy a conclusione di una complessa istruttoria avviata sulla base di una serie di reclami e in coordinamento con altre autorità privacy europee.
Per questo motivo, l’Autorità ha adottato “il primo di una serie di provvedimenti” con cui ha ammonito Caffeina Media S.r.l. che gestisce un sito web, ingiungendo alla società di conformarsi al Regolamento europeo entro novanta giorni.
Ma questo provvedimento del Garante è un avvertimento a tutte le altre società pubbliche e private che utilizzano il tool di Google violando il GDPR.
Infatti, come risulta a Key4biz, il Garante Privacy dà “90 giorni a tutti i titolari del trattamento dati dei siti web per adeguarsi all’uso di Google Analytics secondo le garanzie del GDPR, altrimenti fioccano le sanzioni”.
Tali trasferimenti, è scritto nel provvedimento, in quanto effettuati verso un paese terzo che non garantisce un livello di protezione adeguato ai sensi della normativa di protezione dei dati (ossia gli Stati Uniti), devono essere posti in essere in conformità al Capo V del Regolamento.