Il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione di 50mila euro a un’azienda di autotrasporto per aver illecitamente controllato circa 50 dipendenti durante l’orario di lavoro, utilizzando un sistema GPS installato sui veicoli aziendali.
Il sistema GPS monitorava costantemente la posizione, la velocità, il chilometraggio e lo stato dei veicoli, senza rispettare la normativa sulla privacy. L’informativa fornita ai dipendenti era insufficiente, omettendo dettagli cruciali sulle modalità di trattamento dei dati e sulla diretta identificabilità dei conducenti.
Il trattamento dei dati era in contrasto con le misure di garanzia stabilite dall’Ispettorato territoriale del lavoro, che prevedevano l’anonimizzazione dei dati e la limitazione della raccolta a dati essenziali. I dati venivano conservati per oltre 5 mesi, violando i principi di minimizzazione e limitazione della conservazione del Regolamento UE.
Provvedimenti del Garante:
- Sanzione pecuniaria di 50mila euro.
- Obbligo per l’azienda di fornire un’informativa adeguata ai dipendenti.
- Obbligo per l’azienda di adeguare il trattamento dei dati GPS alle garanzie prescritte dall’Ispettorato territoriale del lavoro.