Il Garante ha ribadito che i dati personali raccolti dai sanitari per finalità di cura non possono essere utilizzati per propaganda elettorale senza uno specifico consenso degli interessati.
Due medici sono stati sanzionati con 10.000 euro ciascuno per aver utilizzato gli indirizzi dei pazienti per promuovere le proprie candidature alle elezioni comunali. In un caso, un chirurgo oncologo ha contattato pazienti oncologiche, richiamando espressamente la loro malattia nel messaggio elettorale. Nell’altro caso, un medico di medicina generale ha inviato una mail di propaganda elettorale a 500 pazienti, rivelando a tutti la loro condizione di malati.
Il Garante ha chiarito che la comunicazione dell’esigenza di un trattamento sanitario qualifica i dati come “dati sulla salute”, che richiedono una tutela particolare. Il trattamento dei dati dei pazienti è consentito solo per finalità di cura, non per propaganda elettorale.
I provvedimenti saranno pubblicati sul sito del Garante e inviati all’Ordine dei medici per le valutazioni di competenza. Il Garante ha preso in considerazione il fatto che i due medici non avevano precedenti sanzioni.