Presentato il Rapporto della fondazione IFEL sull’andamento della finanza degli enti pubblici.
Nel 2018, si legge nel Rapporto, la spesa dei comuni (Fonte Istat) per i servizi sociali raggiunge i 7,47 miliardi di euro, proseguendo un trend di crescita iniziato nel 2016 con l’allentarsi dei vincoli di finanza pubblica. Rispetto al 2013 il dato ha subìto una variazione positiva pari all’8,9%. Sempre nel 2018 la spesa dei comuni per i servizi sociali per abitante è pari a 124 euro (era di 120 euro pro capite nel 2017) con differenze molto ampie a livello di ripartizione geografica: nel Mezzogiorno è pari a 78 euro, poco meno della metà del dato registrato al Nord (152 euro).
In particolare, scendendo a livello regionale, si riscontrano dati davvero eterogenei: dai 22 euro pro capite della Calabria ai 392 euro per abitante del Trentino-Alto Adige. La prima regione del Mezzogiorno in termini di spesa dei comuni per servizi sociali è la Sardegna, con 243 euro di uscite per cittadino.
All’aumentare della popolosità dei comuni la spesa pro capite per i servizi sociali cresce: si passa dai 100 euro dei comuni con meno di 10.000 abitanti ai 165 euro nelle realtà che superano i 50.000 residenti.
Un riscontro in particolare per le ripartizioni geografiche del Nord e del Centro; per il Mezzogiorno, invece, i comuni fino a 10.000 abitanti registrano nel 2018 un dato pari a 73 euro, superiore alle medie rilevate nei comuni intermedi ma pur sempre inferiore alla media dei comuni oltre i 50mila cittadini.