Il decreto PA, che ha stanziato 190 milioni di euro per il trattamento accessorio di ministeri e Presidenza del Consiglio, ha generato un aumento retributivo del 3,15%, aggiuntivo al 6% ottenuto con il rinnovo contrattuale 2022/24 e ai recenti ritocchi delle indennità di amministrazione.
L’ARAN ha presentato le stime di questo aumento alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, evidenziando una disparità retributiva a svantaggio degli enti locali.
Gli enti locali, in particolare i Comuni, hanno retribuzioni inferiori rispetto ad altri settori della Pubblica Amministrazione. Il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, ha sottolineato la necessità di un intervento per superare il tetto al trattamento accessorio, al fine di garantire una maggiore equità retributiva.
I 190 milioni di euro del decreto PA mirano ad avvicinare le retribuzioni dei ministeri a quelle delle agenzie fiscali. Senza correttivi, la disparità retributiva tra enti locali e Pubblica Amministrazione centrale è destinata ad aumentare.
L’ARAN calcola che il rinnovo contrattuale 2025/27 comporterà aumenti inferiori di 170 euro mensili negli enti locali rispetto alla PA centrale. La proposta è quella di intervenire sul superamento del tetto per il trattamento accessorio, in modo da portare ad una maggiore equità.